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Mi presento
Mi chiamo Alberto ho varcato la soglia dei quarant’anni e finalmente ho potuto realizzare il mio sogno: avere una casa piena di animali. Ho deciso di aprire questo sito per raccontare un po’ la mia esperienza e sperando che questa possa essere utile anche ad altri con cui scambiare idee e consigli.
Se sono qui è grazie al mio webmaster e supporter Giovanni che mi ha aiutato energicamente fisicamente e moralmente a tirar su il mio piccolo allevamento, alla mia musa ispiratrice e anche la persona che mi ha trasmesso tutto questo entusiasmo e quanto sia bello il mondo dei pappagalli ovvero la preziosissima Ilaria, e ai miei veterinari-amici Paolo Selleri e Tommaso Collarile, per essersi sempre presi cura, con coscienza, sensibilità e professionalità, di tutti i miei animali, in ogni momento, a qualunque ora del giorno e della notte e in qualunque giorno dell’anno.
So che le premesse spesso annoiano, ma in questo caso erano dovute!!!
Ad ogni modo, non credo che sia del tutto corretto parlare di “passione” verso gli animali… credo sia più semplice considerare come un richiamo, quella spinta profonda e inconsapevole che ci attira verso la natura e in particolar modo verso un animale, amarlo e comunicare con lui: insomma, una specie di istinto-guida per accorciare le distanze tra il nostro mondo e il suo, quello autentico, vero, dal quale troppo spesso ci dimentichiamo di provenire.
Ma non voglio avventurarmi in discorsi che ci porterebbero lontani e forse a farmi apparire presuntuoso. Sta di fatto che fin da bambino ho desiderato e avuto bisogno di avere un animale in casa, gatto, cane, canarino, criceto che fosse (c’è stato addirittura un agnello), per sentirmi in compagnia e provare quella gioia che solo l’amore incondizionato o la presenza di una bestiola può darti, facendolo con costanza, amore e gioia, in tutte le occasioni, inconsapevolmente o meno.
Per tornare ai giorni nostri e farvi capire come sono arrivato fin qui, vi presento Zoe (detta la Microba per la sua taglia piccola) e Ciccio (il suo nome sarebbe Dante, ma essendo pacioccone e giocherellone ormai si è meritato questo soprannome). Infine è arrivato in adozione Stefano, a completare il trio. Avevo comprato una voliera per loro sperando che nei brevi periodi in cui debbo tenerli rinchiusi, stessero più comodi. Tuttavia, quando ho provato a farli traslocare, mi sono accorto che il nuovo alloggio non era molto adatto a loro, così ho cercato subito di rivendere ‘sto gabbione mettendo un’inserzione su un giornale di annunci. Risultato: non ho venduto la voliera e in compenso mi hanno regalato due coppie di cocorite...
Non fosse mai successo, poco dopo hanno cominciato a riprodursi, ma quel che è peggio, consultando siti e conoscendo altri appassionati, si è scatenato in me l’amore per i pappagalli. Avevo scoperto che ognuno ha un carattere definito, una capacità di comunicare, un suo fascino: mi si era aperto un nuovo mondo. Ma la svolta decisiva è stato l’incontro con Ilaria, una mia amica che mi ha trasmesso la passione per gli agapornis, meglio conosciuti come inseparabili.
Ilaria mi ha regalato la prima coppia di personata, figli di una coppia che lei a sua volta aveva allevato; poi la famiglia è cresciuta e senza rendermene conto, tra nuove nascite e qualche acquisto oggi oltre 150 “inquilini” fanno parte della mia comunità di pennuti:
- roseicollis
- personata
- lutini
- fischer
- nigrigenis
- barrati
- cana
- parrocchetti dal collare
- parrocchetti dal groppone
Ma non voglio dimenticare un piccolo acquario ben frequentato e Maci, il mio “nipotino peloso”, un cagnolino metà shi-tzu e metà maltese che appartiene a mia sorella, ma che amo come fosse il mio.
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